La Fondazione Mario Tobino, in collaborazione con la 30^ edizione del Festival letterario LuccAutori, ha organizzato un nuovo ciclo di incontri culturali che mirano a far partecipare le istituzioni scolastiche del territorio e i giovani. Autori e disegnatori di primo piano, accanto ad emergenti, provenienti da tutta Italia contribuiscono così a vivacizzare il dibattito cittadino e creare occasioni di confronto. Dal 2010 questi incontri sono stati inseriti all’interno del calendario di LuccAutori, prestigioso Premio Letterario nato nel 1994 da un’idea di Demetrio Brandi – e questo anno festeggia la 30 esima edizione- in programma a Lucca dal 5 al 20 ottobre, abbinato alla ventitreesima edizione del Premio letterario Racconti nella Rete
Dopo 25 anni (edizione del 1999) torna ospite del primo appuntamento delle Occasioni Tobiniane 2024 lo psichiatra e scrittore di fama mondiale Vittorino Andreoli, che venerdì 18 ottobre a Villa Bottini incontrerà gli studenti per parlare del suo ultimo libro “La dittatura del denaro. Contro le menzogne dell’economia” (Solferino, 2024).
“Da una parte il cervello, uno degli organi più complessi del corpo umano; dall’altra il denaro, come strumento da lungo tempo utilizzato per favorire il commercio, le attività umane e l’organizzazione stessa della società. Il loro rapporto non è mai stato semplice. Già Aristotele distingueva tra ciò che è «naturale», soddisfare le necessità primarie, e il «non-naturale», in cui è inclusa la ricchezza. Il denaro non ha alcuna caratteristica per rispondere alle dinamiche dei bisogni del corpo, della mente, delle relazioni con l’ambiente, naturale e sociale. Se esce dalla sua dimensione di strumento, genera anzi lotta, confusione, egocentrismi e maniacalità. Il denaro permette la «sopravvivenza», ma anche il «potere», insito in quella parola «profitto» che per l’economia è la modalità per ottenerlo. E può produrre veri e propri disturbi di dipendenza quando da mezzo diventa fine ultimo, condizionando il presente e il futuro del singolo.
In questo senso il minimalismo che nasce come rigetto in molti giovani, se non è un modello da proporre, rappresenta però un primo passo in cui si cerca un modus vivendi che prescinda dai condizionamenti alienanti della dittatura dell’economia. Il dramma, e nello stesso tempo la consapevolezza, è che di fronte al profitto l’etica umana viene dimenticata. Ecco perché – sostiene l’autore – occorre allontanarsi dal culto del Dio-denaro per tornare a un’economia dal volto umano, all’individuo e al suo significato di essere nel mondo. Una «psicoeconomia» del bene aperta a campi come quelli della fragilità dei sentimenti e delle relazioni e ai valori che sono alla base del vivere comune.”
Vittorino Andreoli, (Verona, 1940) si laurea in Medicina e Chirurgia all’Università di Padova con una tesi di Patologia Generale sotto la guida del prof. Massimo Aloisi. Continua la ricerca sperimentale presso l’Istituto di Farmacologia dell’Università di Milano, dedicandosi ora interamente all’encefalo. In particolare, alla correlazione tra biologia dell’encefalo e comportamento animale e umano.
Lavora in Inghilterra a Cambridge al Department of Biochemistry e successivamente negli Stati Uniti: prima alla Cornell Medical College di New York e successivamente alla Harvard University, con il professor Seymour Kety direttore dei Psychiatric Laboratories e della Cattedra di Biological Psychiatry. In questo periodo si evidenzia decisamente il suo interesse per il comportamento nella sua dimensione patologica e si dedica alla psichiatria al suo rientro in Italia. È specialista in Psichiatria e successivamente in Neurologia.
Dal 1972 diventa Primario di psichiatria e da allora ha esercitato la professione nell’ambito delle strutture pubbliche con i diversi cambiamenti succedutisi dal punto di vista dei sistemi di assistenza al malato di mente e fino al 1999.
Presiede per molti anni La Session on Psychopathology of Expression della World Psychiatric Association di cui attualmente è President of Honour.
Fondatore e co-direttore dei Quaderni Italiani di Psichiatria per vent’anni.
Membro italiano al Safety Working Party della The European Agency for the evaluation of Medicinal Products dal 1998 al 2001.
Docente di “Psicologia generale” e di “Psicologia della crescita” presso l’Università del Molise negli anni 1998 -2001.
È autore di libri che spaziano dalla medicina, alla letteratura alla poesia, e collabora con la rivista Mente e Cervello e con il giornale Avvenire. Ha realizzato alcune serie di programmi, dedicati agli adolescenti (Adolescente TVB), alle persone anziane (W i nonni) e alla famiglia (Una sfida chiamata famiglia).
Della sua vastissima produzione vanno citati almeno: La terza via della psichiatria (Mondadori, 1980); Un secolo di follia (Rizzoli 1991); Voglia di ammazzare: analisi di un desiderio (Rizzoli 1996); Istruzioni per essere normali: comprendere le follie quotidiane per dare armonia alla propria vita (Rizzoli 1999); I miei matti. Ricordi e storie di un medico della mente (Rizzoli 2004); La vita digitale (Rizzoli 2009); L’uomo di superficie (Rizzoli 2012); I segreti della mente (Rizzoli 2013), L’educazione (Im)possibile (Rizzoli, 2014); La gioia di vivere. A piccoli passi verso la saggezza (Rizzoli 2016), Il rumore delle parole (2019); La famiglia digitale (2021); Storia del dolore e Contaminazione (2022).
Il secondo appuntamento del ciclo di incontri tobiniani ospita, sabato 19 ottobre a villa Bottini gli illustratori Bruno Bozzetto e Marco De Angelis che presenteranno rispettivamente i nuovi libri “Il Signor Bozzetto” e “Cronache del mondo prima della risoluzione”. Insieme a loro ci sarà anche Fabio Sironi, autore della copertina della nuova antologia di Racconti nella Rete e del manifesto della 30^ edizione del festival LuccAutori.
Il signor Bozzetto: Le collaborazioni con Piero Angela e Enzo Jannacci, gli incontri con Mina e Matt Groening, il successo del Signor Rossi e quella notte degli Oscar in compagnia di Kim Basinger e un pirata… Con la complicità di Tempia, Bozzetto ripercorre le sue esperienze di creativo e regista – dai filmini adolescenziali sulle formiche del giardino di casa alla genesi di West and Soda e Vip, da Allegro non troppo fino a oggi –, intrecciandole ai momenti più formativi, divertenti e toccanti della sua vita, come quella volta che la stampa lo definì “meglio della Loren” o il giorno in cui ha scelto una pecora per amica.
Uno dei massimi autori satirici in attività, noto a livello mondiale e collaboratore di riviste e quotidiani italiani ed esteri, propone una selezione delle sue innumerevoli vignette, collegate tra loro dal filo conduttore di un ipotetico, drammatico futuro dal titolo Cronache del mondo prima della risoluzione: Migliaia di anni dopo una catastrofe planetaria dipendente da cause umane, la storia recente del nostro mondo e della nostra società viene ricostruita grazie al ritrovamento di alcuni testi in cui sono narrate le vicende avvenute prima della Grande Risoluzione, che ha portato al Definitivo Cambiamento e al trasferimento sulla Fascia Esterna di ciò che era restato dell’Umanità.
Il testo – raccolto e riordinato nell’Eremo di San Resettato, su Encelado (Sesta Luna di Saturno) nel 4655 d.K.– riassume poeticamente i temi fondamentali dei nostri tempi. Le illustrazioni vengono invece dalla terribile matita e dalla rara maestria di Marco De Angelis, che ha raccolto qui una selezione della sua produzione degli ultimi trent’anni.