Pubblicato con il contributo della Fondazione Mario Tobino, del Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica Alma Mater Studiorum-Università di Bologna e della Società Medica Chirurgica di Bologna il volume “Tobino e Bologna. Nuovi itinerari tra medicina, letteratura e storia” a cura di Matilde Cioni (I Libri di Emil, 2022).
Si tratta degli atti del convegno “Tobino e Bologna. Tra medicina, letteratura e storia” svolto a Bologna (ma in modalità remoto con registrazione sul canale You Tube della fondazione) il 14 maggio 2021 per riportare all’attenzione critica l’opera del medico-scrittore attraverso un’indagine letteraria, storica e critica dei suoi rapporti con la città e l’Università di Bologna.
Sin dal 1933, infatti, quando il giovane Tobino si trasferisce nella città per studiare medicina e per allargare le sue prospettive culturali rispetto alla realtà versiliese e pisana, in cui aveva vissuto i primi anni di vita e si era sperimentato nella prima poetica produzione letteraria, il rapporto di Mario Tobino con Bologna è sempre stato centrale. La Bologna di Tobino è quella degli studi universitari, in cui ha come compagni gli amici di una vita, Aldo Cucchi e Mario Pasi, con cui condividerà la “passione per la politica”, ma anche quella del mondo letterario, (che ruotava intorno a Giuseppe Raimondi, Morandi, Arcangeli) in un intreccio tra pratica medico-psichiatrica, letteratura e impegni politico, indagati attraverso molteplici percorsi dai saggi raccolti in questo volume, che ancora oggi meritano di essere approfonditi, tra cui quelli dei nipoti dello scrittore, Isabella Tobino, Presidente della Fondazione Mario Tobino e del neuropsichiatra Michele Zappella, di Paola Italia, Marina Riccucci, Giulio Ferroni, Stefano Redaelli ecc..