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La malattia mentale raccontata dalle sculture di Raciti

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Da vicino nessuno è normale”, così recitava Franco Basaglia quarantacinque anni fa all’alba della “Legge Basaglia” (Legge 13 maggio 1978, n.180 – “Accertamenti e trattamenti sanitari volontarie obbligatori”) che dispose la chiusura dei manicomi in Italia, segnando una svolta nel mondo dell’assistenza ai pazienti psichiatrici e una cesura con il passato.

La mostra “Da vicino nessuno è normale” nasce dall’esigenza dell’artista Matteo Raciti di raccontare la malattia mentale in tutte le sue sfaccettature attraverso l’arte del grottesco, fugando le etichette convenzionali, e permettendo allo spettatore di specchiarsi e immedesimarsi nelle enormi anime di carta, in modo che la parte più fragile e nascosta di ognuno di noi esca senza essere rinnegata, per aprirsi ad un dialogo, dichiara Chiara Martine Menchetti Curatrice della mostra.

Le grandi sculture in cartapesta dal forte carattere grottesco realizzate da Raciti si fondono intimamente con gli spazi abbandonati e colmi di ricordi, che un tempo accoglievano i pazienti dell’Ospedale Psichiatrico di Maggiano e le loro vite.

A dare ancora più enfasi alla narrazione e al percorso espositivo l’installazione fotografica di Valentina Ragozzino, che con sensibilità e carattere racconta la realizzazione di queste grandi sculture in cartapesta e ferro esposte nella mascherata di gruppo per il carnevale di Viareggio 2021.

La fotografa coglie i momenti salienti della realizzazione delle maschere per la mostra “Da vicino nessuno è normale”, e proprio nell’argilla, utilizzata per la creazione dello stampo, trova l’essenza della sua narrazione. L’argilla è il cuore da cui prende vita la maschera. Un materiale duttile, modellabile proprio come il nostro inconscio, che attraverso traumi, esperienze e vicissitudini viene plasmato.

“Questa mostra vuole essere il punto di partenza di un lungo percorso nelle strutture psichiatriche italiane, abbandonate, dimenticate o a cui è stata donata una nuova vita, a partire da Maggiano, dato il suo valore storico-culturale e l’importante relazione con lo psichiatra e scrittore Mario Tobino – dichiara Chiara Martine Menchetti – L’obiettivo è quello di aprire un dibattito pubblico e sensibilizzare sul delicato tema della salute mentale, utilizzando l’arte, che, grazie ad un linguaggio trasversale e non convenzionale, rende tangibile e visibile ciò che troppo spesso viene ancora considerato un grande tabù e spesso ignorato.”

Da Vicino Nessuno è Normale è un viaggio introspettivo e pieno di emozioni, che costringe a guardarsi dentro e a parlare con la propria parte più intima. Una mostra da visitare che fa tremare un po’ il cuore per farci uscire dall’indifferenza.

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