Incontri Occasioni Tobiniane 2019: Affinati e Cannucciari

Davanti agli studenti della scuola secondaria di primo grado “G. Carducci”, venerdì 4 ottobre 2019, si è svolta a Villa Bottini di Lucca la premiazione dei vincitori della rassegna di poesia “PoeSiamo”, a cura dell’associazione NormalMente, arrivata al terzo anno che nasce per dar voce ad un mondo spesso dimenticato, a chi molto spesso non ce l’ha. La “disabilità” non è percepita come diversità ma come un’opportunità di espressione.

A seguire ERALDO AFFINATI presenta il libro “Via dalla pazza classe” (Mondadori)

Partendo dalla straordinaria testimonianza delle scuole Penny Wirton per l’insegnamento gratuito della lingua italiana agli immigrati, Eraldo Affinati racconta la storia di una nuova esperienza didattica dove ci si guarda negli occhi, sedendo allo stesso tavolo, senza classi e senza voti, in una relazione d’amicizia e simpatia.

Cosa significa educare? Il difficile momento di trasformazione sociale e culturale che stiamo attraversando sembra impedire a genitori e insegnanti di rispondere a questa domanda. Si tratta tuttavia di una questione decisiva per provare a comprendere i tanti cambiamenti in corso. Partendo dalla straordinaria testimonianza delle scuole Penny Wirton per l’insegnamento gratuito della lingua italiana agli immigrati, Eraldo Affinati racconta la storia di una nuova esperienza didattica dove ci si guarda negli occhi, sedendo allo stesso tavolo, senza classi e senza voti, in una relazione d’amicizia e simpatia. Nel suo diario personale e pubblico, in cui s’intrecciano la dimensione pedagogica e letteraria, troveremo una preziosa riflessione su temi cruciali: la responsabilità di chi viene chiamato a formare i ragazzi, i viaggi della speranza mischiati a quelli della morte, i fantasmi della Shoah, la natura equivoca della nuova libertà digitale, gli adulti fragili, il rischio delle parole gratuite e delegittimate, la potenza del vero volontariato, il nodo spinoso del giudizio e della valutazione, il possibile inganno della risposta esatta e il valore paradossale di quella sbagliata. Insegnare, scrivere e parlare chiamano in causa il nostro modo di stare insieme e ci spingono a ripensare un’idea dell’Europa. Guidato dai maestri che hanno segnato il suo percorso umano e culturale, da Lev Tolstoj a Dietrich Bonhoeffer, da Michel de Certaud a Don Lorenzo Milani, da Silvio D’Arzo a Mario Rigoni Stern, lo scrittore ci consegna, nello stile lirico e speculativo a lui più congeniale, il referto implacabile della crisi etica che stiamo vivendo. Ma in questo libro formula anche un’importante scommessa sul futuro, non teorica bensì militante, invitandoci a puntare tutto sulla capacità di rinascita degli adolescenti italiani che insegnano la nostra lingua ai loro coetanei provenienti da ogni parte del mondo.

Interviene Isabella Tobino, Presidente della Fondazione Mario Tobino.

SABATO 5 OTTOBRE,

Incontro dal titolo “Dalla letteratura al fumetto” con il fumettista e illustratore Bruno Cannucciari – autore del manifesto e della copertina dell’antologia Racconti nella Rete 2019 (Castelvecchi) – e l’attrice pescarese Franca Minnucci che ha letto alcuni brani tratti da “Per le antiche scale” di Mario Tobino.

F, Minnucci, E. Marchini, B. Cannucciari

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