Un’analisi dell’internamento femminile in occasione dei 70 anni dall’uscita dell’opera di Mario Tobino.
Progetto promosso dall’associazione Scritture femminili, memorie di donne da un’idea di Alessandra Celi e Luciana Vietina, in occasione dei 70 anni dalla pubblicazione de ‘Le libere donne di Magliano’ e nell’ambito del progetto di PCTO “Tobino e le libere donne” del Liceo Chini di Lido di Camaiore e realizzato grazie al sostegno di Soroptmist International Club Apuania e della Fondazione Mario Tobino.
L’attività didattica, che è andata avanti per due anni, ha coinvolto due classi del Liceo Chini nella scoperta di documenti coinvolgenti come quelli contenuti in un archivio di ospedale psichiatrico, si è realizzata grazie al bando della Regione Toscana “Progetti educativi zonali” che prevede un’attenzione particolare al contrasto agli stereotipi di genere. Partendo da parole chiave come pandemia, fragilità e pregiudizio, gli studenti hanno potuto individuare analogie fra la loro realtà e quella delle ricoverate. A questo si è affiancata la lettura de ‘Le libere donne di Magliano’ di Tobino e la scelta di brani che poi sono stati interpretati e costituiscono i podcast del percorso espositivo.
Il progetto, nato dall’idea di far incontrare ricerca e didattica, preceduto da un’accurata indagine nelle cartelle cliniche e in altri fondi conservati negli Archivi di Stato di Lucca e Massa e nell’Archivio Storico della Provincia di Lucca, si è ispirato alla metodologia della storia di genere e della Public History, focalizzando l’attenzione sulle ragioni e modalità dell’internamento femminile rispetto a quello maschile. Secondo i principi della Public History, si è voluto procedere fin dall’inizio verso l’obiettivo di comunicare i risultati del progetto ad un largo pubblico.
Il percorso espositivo è a cura di Alessandra Celi, Giulia Talini e Luciana Vietina. Alla ricerca in archivio ha partecipato Rita Bonini, presidente di Soroptmist Apuania e medico cardiologa, sensibile alla medicina di genere. Come Soroptimista, insieme alle altre componenti il Club Apuania, poi, ha compreso da subito il significato attuale del riportare alla luce storie di donne chiuse fra le mura di un ospedale psichiatrico nei tempi difficili della guerra e dell’immediato dopoguerra.
Alla realizzazione dei pannelli ha dato un importante contributo il Liceo Artistico ‘Felice Palma’ di Massa, dove studenti e studentesse hanno realizzato durante un laboratorio svolto in collaborazione con il professor Alessandro Coltri, Docente dell’Accademia di Belle Arti di Carrara i ritratti di donne ricoverate a partire dalle descrizioni di Tobino.
La mostra, concepita come itinerante, prevede una prima inaugurazione nell’ex Ospedale Psichiatrico di Maggiano il giorno 2 dicembre alle ore 10.30, accompagnata da uno spettacolo in musica e parole a cura della cantautrice fiorentina Letizia Fuochi che ha ricostruito il tema della pazzia tra storia, immaginario e contemporaneità.
Il 13 dicembre si sposterà al Liceo Chini e il 16 dicembre alle ore 16 ci sarà l’inaugurazione a Massa presso Villa La Rinchiostra dove si fermerà sino alla fine del mese con diversi eventi all’interno del periodo.
Il percorso espositivo si è arricchito dell’apporto del Fondo dell’artista Fidia Palla, conservato dalla pronipote Giulia Talini. L’artista fu ricoverato a Maggiano dal 1924 fino alla morte avvenuta nel 1944, lasciando numerosi disegni dell’ambiente in cui era stato costretto: una testimonianza preziosa del contesto in cui vissero anche le donne studiate nel percorso.
La mostra si apre con quattro foto, Vite dentro, di Ubaldo Lorenzo Dati, una riflessione sulla perdita della libertà, ieri e oggi. E’ inoltre arricchita da un breve e intenso video del fotografo Alessandro Colle.