Evento speciale, in collaborazione con la Fondazione Mario Tobino, in occasione del centenario del Palace Hotel Viareggio – lunedì 29 agosto alle 21– sarà proiettato sulla terrazza panoramica dell’hotel viareggino il film “Sulla spiaggia e di là dal molo” liberamente ispirato all’omonimo libro di Mario Tobino. Regia di Giovanni Fago.
Interpreti: Lorenza Indovina ,Stephane Freiss, Andrea Renzi, Laurent Terzieff , Omero Antonutti, Ludovica Modugno, Eros Pagni, Adolfo Margiotta, Sergio Forconi, Patrizia Vassalle, Melissa Bertolucci, Claudio Imbriani ,Gianfranco Salemi. Sceneggiatura: Giovanni Fago, Massimo Felisatti, Luciana Catalani. Musiche: Pino Donaggio. Regia: Giovanni Fago
Viareggio 1983. Andrea, psichiatra e scrittore, assiste ai funerali del suo vecchio amico Guido, morto in Inghilterra dove viveva da molti anni. Tornato nel manicomio di Maggiano, ormai deserto, lo assale un’ondata di ricordi: soprattutto quell’estate del 1944, le ultime settimane della ritirata nazista in Toscana. Guido, che aveva aderito al fascismo viene catturato dai partigiani e condannato a morte. Andrea, che milita tra gli antifascisti, lo trova e vede che I’amico-nemico è in condizioni fisiche e psichiche pessime. Riesce a farselo consegnare e a nasconderlo nel manicomio. Qui inizia un tentativo terapeutico per farlo tornare alla ragione. E il metodo usato da Andrea è una sorta di terapia della memoria. Racconterà nelle lunghe notti a Guido che sembra non ascoltarlo neanche, la loro storia, da quando erano adolescenti, negli Anni Venti, lui e altri ragazzi del popolo, protagonisti di giochi e avventure, lungo tutti gli anni del loro tempestoso sodalizio. Le “Tre giornate” della rivoluzione viareggina, la magia del cinema, il destino che chiama molti di loro sul mare. Tra tutti spicca la figura di Nives, amata segretamente da Andrea ma innamorata di Guido di cui diventerà moglie, ma che continuerà a nutrire per Andrea una sorta di amicizia amorosa. Tre destini intrecciati attraverso una stagione storica, quella del Fascismo, densa di tumulti, di momenti di gioia, di liti, di speranze, di utopie e disillusioni fino alla tragedia della seconda guerra mondiale, che li trova ormai nemici. Tra speranze e delusioni, grazie anche alla musica (Guido è un compositore e pianista) l’uomo riuscirà ad emergere dal tunnel della follia e apparirà chiara, in una scena tesa e tragica, la ragione scatenante di quello stress psichico. All’arrivo degli alleati Andrea riesce a far scappare Guido e Nives verso l’lnghilterra. Non si rivedranno per trent’anni. Andrea, divenuto un noto scrittore, ritrova Guido la sera della sua vittoria al Premio Letterario Viareggio. E’ come un incontro emozionante e imbarazzante. Una specie di definitiva resa dei conti, tra affetto e recriminazioni, ma in realtà tra due persone che sono ormai lontane anni luce, come è lontana la Viareggio della loro memoria.