“I romanzi di Mario Tobino sono, direi, prose liriche, e non solo nei soliloqui che scandiscono poeticamente le sequenze narrative dei suoi libri, ma anche nella descrizione dei modi di vivere, e di delirare dei pazienti. Sono libri scritti da uno psichiatra che guardava con sguardo di poeta alle emozioni, ai comportamenti, e alla vita dei pazienti straziati dal dolore e dalla follia. Sì, uno sguardo che sapeva mettere fra parentesi ogni connotazione sintomatologica della follia: cogliendone la dimensione umana e psicologica.” E. Borgna
Il volume raccoglie i contributi presentati al convengo “Il turbamento e la scrittura” tenutosi a Palazzo Ducale di Lucca il 5 e 6 dicembre 2008 per iniziativa della Fondazione Tobino. Tra i preziosi interventi figurano:
Eugenio Borgna con “La fenomenologia implicita di Mario Tobino”, Graziella Magherini con “Per creature degne di amore: i libri della follia di Mario Tobino”, Adolfo Pazzagli con “L’estetica di Baudelaire e l’era transazionale di Winnicott”, Michele Zappella con “Mario Tobino e i novatori’ e Primo De Vecchis con “Tobino, Basaglia e la legge 180: storia di una polemica”.