Un viaggio nella memoria con la pubblicazione “Maggiano gli anni del cambiamento 1958-1968”

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Dopo intensi anni di ricerche e di studio la Fondazione Mario Tobino pubblica il libro “Maggiano gli anni del cambiamento 1958-1968. Tutte le volte che c’è una libera scelta non c’è manicomio”, volume dedicato alla storia dell’ex ospedale psichiatrico di Maggiano.  A cura di Marco Natalizi e Giovanni Contini, pubblicato dalla Fondazione Mario Tobino con Maria Pacini Fazzi Editore. Al libro è allegato un DVD con estratti di interviste di chi ha vissuto da protagonista quegli spazi.

Vero elemento di originalità: la ricca storia orale contenuta nel testo come ha spiegato Contini in occasione della presentazione nel complesso di San Micheletto a Lucca.

“Il pensiero di poter ripercorrere la storia di Maggiano attraverso un contatto diretto con i protagonisti di quegli anni mi ha spinto a una convulsa ed eccitante ricerca di contatti che sembravano quasi essersi appannati nella nebbia del tempo, che inesorabilmente ricopre la storia. Grazie all’aiuto di alcuni infermieri che avevano mantenuto i rapporti con la Fondazione, abbiamo potuto recuperare i numeri telefonici di alcuni colleghi, dei medici che avevano lavorato all’ospedale fino alla sua chiusura, dei pochi degenti storici ancora in vita. Ed è iniziato il nostro lavoro sotto la guida di Giovanni Contini che ci ha dato i primi rudimenti per iniziare le interviste. Sempre seguendo i suoi consigli, ci siamo forniti di una videocamera di buona qualità, quasi professionale, e abbiamo fissato il nostro primo appuntamento in un caldo pomeriggio estivo del 2012. Il personaggio che andammo a trovare era l’infermiere Scipioni, già anziano, che ci raccontò la sua esperienza manicomiale durante i lunghi anni di servizio. I ricordi fluivano veloci, sembrava quasi che fosse ancora lì nelle corsie, con gran vivacità raccontò di quando andò da Tobino, con cui aveva un rapporto di profonda stima, per spingerlo a scrivere qualcosa per difendere i malati, per far capire come fosse pericoloso per loro chiudere il manicomio! Circa un anno dopo ci telefonò per dirci che non aveva raccontato tutto, che ancora aveva urgenza di dire e questa volta venne lui stesso a Maggiano a rendere la sua testimonianza. Quante emozioni nel rivedere quel luogo dove aveva trascorso gran parte della sua vita a stretto contatto con la follia! Dopo pochi mesi ci ha lasciato facendomi recapitare una foto dove era ritratto con lo zio davanti alla porta della, allora, Casa Medici…”

 “Invito tutti, attraverso la lettura e la visione del DVD, a scoprire quanto fervore ci fosse in questo Ospedale Psichiatrico per aiutare il reinserimento del malato nella società, ma anche a tenere vivo nella memoria il dolore e la violenza di cui sono state testimoni queste mura perché, come dice Tobino, la follia è una malattia dell’intelletto, non del sentimento e i malati hanno bisogno soprattutto d’amore.”

Dall’introduzione di Isabella Tobino, Presidente della Fondazione Mario Tobino

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