Il Manicomio di Maggiano.
Anno dopo Anno.

I° Periodo Manicomiale

21 Aprile 1773
Il manicomio
Ristrutturato per accogliere “i pazzarielli”, viene aperto come Manicomio: vi entrano 11 ospiti fino ad allora rinchiusi nel carcere della Tone e altri 8 provenienti da altri luoghi. Lorenzo Bartolini, Rettore dell'Ospedale di S. Luca, scrive che il personale di sevizio in Fregionaia è costituito da 4 serventi uomini, di cui uno con funzioni di cuoco, e tre donne, delle quali una con funzioni di infermiera per le ricoverate, sotto l’autorità di un sacerdote, che aveva anche le funzioni di custode, che rappresenta il Rettore di S. Luca cui invia relazioni settimanali e dal quale riceve l’autorizzazione ai ricoveri e alle dimissioni, e di un chirurgo, che aveva anche le funzioni di infermiere per i ricoverati uomini. Senza l’obbligo di risiedervi vi lavoravano anche un secondo sacerdote, il Canovaro dell'Ospedale di S. Luca (Amministratore) che si reca a Fregionaia due volte al mese per rendersi conto delle necessità e per controllare le spese fatte, il Medico dell'Ospedale di S. Luca, che va a visitare i ricoverati una volta al mese in inverno e una volta la settimana da Aprile a Settembre e fornisce indicazioni al chirurgo infermiere.
21 Aprile 1773
1790-1800
Le manette
Vengono commissionate ad un fabbro “manette di ferro fabbricate per li pazzi”. La percentuale di dimissioni è bassa.
1790-1800
1808
Il Reale Spedale ed Ospizio di Lucca
In regime napoleonico l'Ospedale di Fregionaia viene inserito tra i Reali Spedali ed Ospizi di Lucca.
1808
1809
Il regolamento
Il Principe di Lucca e Piombino promulga il primo Regolamento Generale.
1809
1810
L'asta
Fregionaia fu messa all'asta, che andò deserta anche perché era ancora occupata dai degenti che avrebbero dovuto successivamente spostarsi alla Quarquonia, nei locali della Villa Guinigi, attualmente Museo Nazionale, allora vecchio ospizio per poveri e gran reclusorio, e sottoposto a lavori di ristrutturazione per renderlo adatto alla nuova destinazione.
1810
21 Aprile 1773
Il manicomio
Ristrutturato per accogliere “i pazzarielli”, viene aperto come Manicomio: vi entrano 11 ospiti fino ad allora rinchiusi nel carcere della Tone e altri 8 provenienti da altri luoghi. Lorenzo Bartolini, Rettore dell'Ospedale di S. Luca, scrive che il personale di sevizio in Fregionaia è costituito da 4 serventi uomini, di cui uno con funzioni di cuoco, e tre donne, delle quali una con funzioni di infermiera per le ricoverate, sotto l’autorità di un sacerdote, che aveva anche le funzioni di custode, che rappresenta il Rettore di S. Luca cui invia relazioni settimanali e dal quale riceve l’autorizzazione ai ricoveri e alle dimissioni, e di un chirurgo, che aveva anche le funzioni di infermiere per i ricoverati uomini. Senza l’obbligo di risiedervi vi lavoravano anche un secondo sacerdote, il Canovaro dell'Ospedale di S. Luca (Amministratore) che si reca a Fregionaia due volte al mese per rendersi conto delle necessità e per controllare le spese fatte, il Medico dell'Ospedale di S. Luca, che va a visitare i ricoverati una volta al mese in inverno e una volta la settimana da Aprile a Settembre e fornisce indicazioni al chirurgo infermiere.
21 Aprile 1773
1790-1800
Le manette
Vengono commissionate ad un fabbro “manette di ferro fabbricate per li pazzi”. La percentuale di dimissioni è bassa.
1790-1800
1808
Il Reale Spedale ed Ospizio di Lucca
In regime napoleonico l'Ospedale di Fregionaia viene inserito tra i Reali Spedali ed Ospizi di Lucca.
1808
1809
Il regolamento
Il Principe di Lucca e Piombino promulga il primo Regolamento Generale.
1809
1810
L'asta
Fregionaia fu messa all'asta, che andò deserta anche perché era ancora occupata dai degenti che avrebbero dovuto successivamente spostarsi alla Quarquonia, nei locali della Villa Guinigi, attualmente Museo Nazionale, allora vecchio ospizio per poveri e gran reclusorio, e sottoposto a lavori di ristrutturazione per renderlo adatto alla nuova destinazione.
1810