Il Manicomio di Maggiano.
Anno dopo Anno.
Il periodo religioso
560 – 1770
1773 – 1810
1817 – 1855
1855 – 1898
1900 – 1942
1944 – 1954
1954 – 1956
1958 – 1974
1978 – 1999
560 d.c.
Il Monastero
Sorge il Monastero di S. Maria che ospita i Canonici regolari di Fregionaia. All'inizio solo alcune capanne circondano la piccola chiesa e i religiosi conducono vite da eremiti in preghiera e povertà. Intorno al 1100 la contessa Matilde di Canossa restaura il complesso e gli dà una prima sistemazione.
560 d.c.
1258
Il Cenobio
Il cavaliere gerosolimitano Marcoaldo Malpigli lo amplia a proprie spese, lo dota di beni e di livelli, vi si ritira a vita monastica con due compagni e ne diviene il primo priore (dei Canonici regolari di Fregionaia). Da allora il Monastero di Fregionaia diviene un cenobio ricco e potente, centro di spiritualità e di cultura.
1258
1421
La crescita
Martino V riforma l’ordine che viene chiamato dei “Canonici Regolari Fregionari Riformati Lateranensi”; il Monastero raggiunge il massimo splendore: viene ampliato per far fronte
all'aumentato numero di religiosi.
1421
1501
L'ampliamento
Terminano i lavori di ampliamento del monastero.
1501
1672
L'Annunciazione
Antonio Franchi dipinge per la chiesa una grande, luminosa, gioiosa Annunciazione.
1672
Fine 1600 - inizio 1700
Le Tele
Giovanni Marracci (1637-1707), di Torcigliano di Camaiore, dipinge per la chiesa due grandi tele: S. Ubaldo che libera gli ossessi e Martino V che approva la Riforma dell’ordine (da canonici di Fregionaia a canonici Lateranensi.): il papa ha intorno i 12 religiosi riformatori in lontananza si vede il convento con dodici stelle che vi splendono sopra a prova della loro santità, e i pellegrini che vi confluiscono a piedi e a cavallo. Le tele ora si trovano al Museo Nazionale di Villa Guinigi
Fine 1600 - inizio 1700
1747
L'altare maggiore
La chiesa viene dotata dell'altare maggiore, tuttora presente.
1747
1769
Riconversione
Il Consiglio Generale della Repubblica di Lucca individua nell’acquisizione dei beni dell'antico Monastero di Fregionaia (ormai in decadenza) lo strumento adatto a risollevare le condizioni economiche dell'Ospedale cittadino di S. Luca della Misericordia e contemporaneamente idoneo al ricovero e alla custodia dei malati di mente.
1769
1770
S. Luca della Misericordia
Clemente XIV sopprime il Monastero e, grazie anche alla diplomazia accorta di Mons. Bonamici ambasciatore lucchese a Roma, concede il complesso con i suoi beni, in “enfiteusi perpetua”, allo “Spedale di S. Luca della Misericordia” affinché vi siano accolti e nutriti coloro che sono colpiti da un disturbo psichico.
1770